IL VANGELO DI GIUDA

giovedì 23 aprile 2009

Se Gesù sapeva che Giuda lo avrebbetradito, perché l’ha tenuto sino alla fine nella cerchia dei più vicini?


Dalla comunita' di Taize'
GIUDA
Se Gesù sapeva che Giuda lo avrebbetradito, perché l’ha tenuto sino alla fine nella cerchia dei più vicini?
Tra i numerosi discepoli che lo seguivano, Gesù ne designò dodici per stare più vicini a lui, per condividere e continuare la sua missione. Non è alla leggera che istituì questo gruppo dei dodici apostoli, ma lo ha fatto dopo aver pregato tutta la notte.

Però, a un dato momento, Gesù si rese conto di un rovesciamento in Giuda, uno dei dodici. Gesù comprese che si staccava interiormente da lui, e anche che lo avrebbe «tradito», come dicono i vangeli. Secondo il vangelo di Giovanni, già in Galilea, molto prima degli avvenimenti di Gerusalemme che dovevano portarlo alla croce, Gesù capì cosa stava succedendo (Giovanni 6,70-71). Perché allora non ha allontanato Giuda dal suo seguito, ma l’ha tenuto accanto a sé sino alla fine?

Una parola che Gesù usa per parlare della creazione del gruppo dei dodici apostoli mette su una pista: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici?» (Giovanni 6,70; vedi anche Giovanni 13,18). Il verbo scegliere o eleggere è un termine chiave nella storia biblica. Dio ha scelto Abramo, ha eletto Israele per farne suo popolo. È dunque la scelta di Dio che costituisce il popolo di Dio, il popolo dell’alleanza. Ciò che rende l’alleanza stabile è che Dio sceglie d’amare Abramo e i suoi discendenti per sempre. L’apostolo Paolo commenterà: «I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili» (Romani 11,29).

Poiché Gesù ha scelto i dodici come Dio ha scelto il suo popolo, non poteva rinviare Giuda, anche quando capì che lo avrebbe tradito. Sapeva che doveva amarlo sino alla fine per attestare che la scelta di Dio era irrevocabile. I profeti, in particolare Osea e Geremia, hanno parlato nel nome di un Dio ferito e umiliato dal tradimento del suo popolo, e che tuttavia non cessa d’amare d’un amore eterno. Gesù non voleva e non poteva fare di meno: umiliato dal tradimento di uno dei suoi intimi, non cessò di mostrargli il suo amore. Abbassandosi davanti ai suoi discepoli per lavar loro i piedi, si fece il servo di tutti, anche di Giuda. Ed è in modo particolare a Giuda che diede un pezzo di pane condiviso: frammento d’amore ardente che costui portò con sé nella sua notte (Giovanni 13,21-30).

Se voleva essere fedele al Padre suo – al Dio che aveva scelto Abramo e Israele, al Dio dei profeti – Gesù non poteva fare altrimenti che mantenereGiuda accanto a sé sino alla fine. Egli amava Giuda anche quando questi era interamente preso dalle sue tenebre. «La luce splende nelle tenebre» (Giovanni 1,5). Il Vangelo dice che è nel momento in cui dava il suo amore a Giuda, d’averlo amato in perdita e senza misura, che Gesù «fu glorificato» (Giovanni 13,31). Nella notte più opaca del risentimento e dell’odio, egli manifestò l’irradiamento inaudito dell’amore di Dio.

Perché i vangeli sono così discreti sui motivi di Giuda?
È sorprendente che i primi cristiani non abbiano tenuto sotto silenzio il fatto che uno dei dodici apostoli consegnò Gesù alle autorità ostili. Poiché questo fatto getta un dubbio sulla persona di Gesù stesso: si era sbagliato nella scelta dei suoi compagni? Ma è anche sorprendente che i vangeli dicano pressappoco nulla sui motivi di Giuda. Fu deluso quando comprese che Gesù non era un messia con un programma di liberazione politico? Pensò d’agire nell’interesse del suo popolo mettendo fine alla carriera di Gesù? Certuni hanno supposto che agisse per l’attrattiva del lucro; altri, invece, che era per amore, per aiutare Gesù a donare la sua vita…

Per quanto riguarda il perché di ciò che Giuda ha fatto, nei vangeli ci sono solo due indicazioni. Una è l’evocazione del diavolo: è lui che «aveva messo in cuore a Giuda di tradirlo» (Giovanni 13,2). Ma ciò rende l’enigma ancora più fitto. Il diavolo, o satana, è colui che si oppone, rimprovera, calunnia. Gesù percepì il risentimento che era nato nel cuore di Giuda e che vi si era radicato fino al punto di non ritorno. Però sul perché, non una parola, non un’allusione.

L’altra indicazione, è il riferimento alle Scritture sante. A proposito del tradimento di Giuda, Gesù dice: «affinché si compia la Scrittura: Colui che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno» (Salmo 41,10 citato in Giovanni 13,18). Bisogna capire bene qual è, nei vangeli, il senso di questo riferimento alle Scritture sante. Esse non sono un copione che determinerebbe in anticipo il ruolo di ogni attore. Ogni lettore attento della Bibbia sa bene come essa propone delle scelte e mette ciascuno davanti alle sue responsabilità.

Citando il versetto del salmo: «Colui che mangiava il mio pane, alza contro di me il suo calcagno» (Salmo 41,10), Gesù non afferma che Giuda non poteva agire diversamente, ma che Dio resta l’attore principale di quel che si sta giocando. C’è il dramma del tradimento, e allo stesso tempo Dio è all’opera. Poiché se ciò che Giuda sta facendo compie la Scrittura, è che, in modo misterioso, il progetto di Dio si realizza, Dio compie la sua parola (Isaia 55,10-11). Il riferimento alla Scrittura permette di credere in Dio anche nella notte, anche quando ciò che capita è incomprensibile.

Se il risentimento e l’odio di Giuda rimangono incomprensibili, l’amore di Gesù«sino alla fine» è ancor più al di là di ogni comprensione. I vangeli sono così discreti circa i motivi di Giuda perché non vogliono soddisfare la nostra curiosità, ma condurci alla fede. Non svelano l’abisso di tenebre del dramma diGiuda, ma rivelano l’insondabile e incomprensibile profondità de



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martedì 16 dicembre 2008

GIUDA ERA UN NEVROTICO OMOSESSUALE PER FRANCESCO BRUNO

IL CENTRO ANTI-BLASFEMIA PRENDE LE DISTANZE DA PETRUS E LO CONDANNA





Bruno Volpe di Petrus intervista il criminologo Francesco Bruno.





B.V."Professor Bruno, se un Tribunale Le chiedesse una perizia su Giuda, cosa direbbe?"



F.B."Non ho il benchè minimo dubbio, era un nevrotico. Viveva in un perenne conflitto con se stesso,

volendo essere il migliore e non potendolo essere. Spesso, dietro al tradimento si nasconde questa

volontà morbosa di essere primi sapendo di non averne le capacità".



B.V."Giuda è il traditore per eccellenza."



F.B."Il tradimento è la forma più abietta ed orribile che possa esistere: chi tradisce, pugnala la persona che ama

o vorrebbe amare. Eppure ancora oggi va di moda tradire, cambiare casacca, maglia. Pensi, io sono critico

persino con il fenomeno del pentitismo a buon mercato, che non ritengo una collaborazione spontanea

da parte dei mafiosi ma l’espressione della loro volontà di trarre un vantaggio personale dalla consegna dei criminali alla Polizia".



B.V."Giuda nevrotico: si può parlare anche di persona sessualmente disturbata?"



"Dietro ogni nevrosi esiste sempre un problema a sfondo sessuale. E diciamo che Giuda, sì, può essere considerato potenzialmente un omosessuale".

Firmato Francesco Bruno criminologo, intervistato da Petrus :



http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=6574#a





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IL CENTRO ANTI-BLASFEMIA PRENDE LE DISTANZE DA PETRUS E LO CONDANNA.

Vediamo che Petrus pubblica spudoratamente asserzioni discriminatorie ed omofobiche

dettate dal criminologo Francesco Bruno, il quale dichiara che gli omosessuali sarebbero dei nevrotici.



POI SAREBBE BRUNO VOLPE DI PETRUS A FARE QUESTE DOMANDE BLASFEME SU GIUDA:





Professor Bruno, se un Tribunale Le chiedesse una perizia su Giuda, cosa direbbe?



Giuda e' il traditore per eccellenza.



Giuda nevrotico: si può parlare anche di persona sessualmente disturbata?



Con quale coraggio un cattolico di un quotidiano dedicato al Papa fa queste domande spudorate ?



-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------RISPOSTE A PETRUS DAL CENTRO ANTI-BLASFEMIA



Primo;

Veniamo al punto, il Centro Anti-Blasfemia, riconosce che molti omosessuali hannno contribuito con la loro saggezza e il loro

talento allo sviluppo civile e culturale del mondo, infatti molti scinziati, scrittori, artisti, sportivi, e perfino Santi sono stati omosessuali,

facciamo qualche nome ; Leonardo da Vinci, Caravaggio, Michelangelo, Rudolf Nureyev, la lista è molto lunga, ci fermiamo qui.





Secondo;

Il Centro-Anti-Blasfemia, dietro consulto medico, afferma che non tutti gli omosessuali sono nevrotici, ma la nevrosi è diffusa nella stessa misura sia negli eterosessuali che

negli omosessuali.





Terzo;

Il Centro Anti-Blasfemia,dal punto di vista laico, non agisce contro i gay e i loro diritti, anzi in certe situazioni umanitarie è vicino a chi soffre ed è emarginato.



Quarto;

Il Centro Anti-Blasfemia, dal punto di vista cristiano, dichiara che tutti siamo peccatori, e tutti per salvarci dobbiamo conformarci al Vangelo, non solo gli omosessuali,

ma anche i pedofili, gli incestuosi, gli stupratori, i porno-star, le prostitute,gli adulteri, gli abortisti, i mafiosi, i ladri, gli assassini, e tutti gli altri peccatori.



Gesù è morto in croce per salvare tutti i peccatori, compresi gli omosessuali, e finché viviamo siamo in tempo per convertirci e salvarci, e perfino possiamo diventare Santi.

Fratelli ricordatevi che grandi peccatori si sono pentiti, e si sono convertiti e sono divenati Santi..



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LA CHIESA CATTOLICA HA ACCETTATO QUESTO FILM BLASFEMO " IL BACIO DI GIUDA"

CENTRO ANTI-BLASFEMIA
IL FILM BLASFEMO
IL BACIO DI GIUDA
1988, Italy
35mm, 90', col.

Director: Paolo Benvenuti.
Screenplay: Paolo Benvenuti, in collaborazione con Marcella Niccolini, Gianni Menon.
Director of photography: Aldo di Marcantonio.
Art director: Paolo Barbi.
Editor: Mario Benvenuti.
Music: Stefano Bambini, Andrea Di Sacco.
Cast and characters: Carlo Bachi (il Nazareno), Giorgio Algranti (Giuda Iscariota), Emidio Simini (Nicodemo),

Marina Barsotti (Maddalena), Pio Gianelli (Simon Pietro), Nicola Checchi (Giovanni), Roberto Morini (Caifa).
Producer: Paolo Benvenuti.
Production company: Cooperativa Alfea Cinematografica RAI Radiotelevisione Italiana, RAITre,

con il contributo del Ministero del Turismo e dello Spettacolo e il patrocinio dei Comuni di Pisa e Lucca.
Italian distribution: Istituto Luce S.p.A., via Tuscolana 1055, Roma.

TRAMA

Il regista Benvenuti è ateo e quindi non crede nei vangeli ufficiali, ma ha voluto lo stesso fare
un film su Gesù, un Gesù che costruisce secondoi soui ideali unendo a spunti dei vangeli
ufficiali anche citazioni dei vangeli gnostici, in particolare il vangelo di Tommaso e quello
di Filippo. Per il personaggio di Giuda usa il vangelo dei gnostici canaiti i quali adoravano
Satana e quindi per loro Giuda è un eroe.
La trama si riduce a questa storia; Gesù è un matto che si crede essere l'agnello di Dio,
che deve essere sacrificato e quindi ucciso per salvare il mondo, ma specialmente per
la propria gloria. Ora nessuno ha intenzione di ucciderlo, i farisei preferiscono sacrificare
gli agnelli della mandria. Quindi ecco che l'apostolo Giuda, l'unico ad avere intelletto
e cultura, e conoscenza delle Sacre Scritture, interviene e in comune accordo con Gesù
accetta di tradirlo, servirlo, e salvarlo ad estremis da una brutta figuraccia di mitomane.
Il Gesù di Benvenuti è proprio diverso dal vero Gesù evangelico, non ha nessuna grazia,
e si comporta da matto spudorato come nello stare nudo presso la riva del lago Tiberiade
in compagnia di bimbi completamente ed oscenamente nudi. La scena fa apparire questo
Gesù un nudista pedifilo. Un altra scena mostra un Gesù animalesco che si rotola sul
pavimento come una bestia, intento nel lavare i piedi agli Apostoli, in questa scena
Gesù fa veramente pietà, non solo è matto ma è anche bestiale.
Vuol dire che il regista Benvenuti pensa che con la fantasia otteniamo Gesù che può
diventare realtà storica. Quanta illusione, Gesù quello checi salva è solo quello del
Nuovo Testamento, i Gesù partoriti dalla mente di uomini agnostici ed atei sono
solo bestemmie che portano all'inferno, ma prima possono confondere le idee anche ai credenti.


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

lunedì 15 dicembre 2008

LA CHIESA CATTOLICA ACCETTA FILM DOVE VIENE ESALTATA LA FIGURA DI GIUDA

DAL CENTRO ANTI-BLASFEMIA
LA CHIESA CATTOLICA ACCETTA FILM DOVE VIENE ESALTATA LA FIGURA DI GIUDA

In particolare ci sono tre film che esaltano Giuda nello stile canaita;
JESUS CHRIST SUPERSTAR-FILM EMUSICAL; ormai opera sacra per i cattolici, vediamo
infatti che il musical viene rappresentato nelle chiese stesse.
IL BACIO DI GIUDA-FILM DI PAOLO BENVENUTI; girato presso la parrocchia San Pierino di Pisa,
ed accettato dai cattolici come capolavoro, specialmente dal gesuita Virgilio Fantuzzi.

L'ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO-DI M.SCORSESE; film apprezzato dai gesuiti, e riprodotto e
vnduto in tutto il mondo dai Paolini.
IL VANGELO SECONDO PILATO DI E.SCHMITT; pubblicato e venduto dai Paolini.

Ecco le trame di queste opere sataniche;



JESUS CHRIST SUPERSTAR

Il titolo più appropiato sarebbe Giuda Superstar.

Recnsione da Mymovies

Il film di N.F.Jewson,Jesus Christ Superstar,resterà un film sempre moderno,specialmente perché fa rivivere l'ebbrezza degli anni 70. E' uno dei film che piace di più ai giovani,specialmente per le musiche.In questo film il vero eroe è Giuda,sapiente e razionale. Il film inizia,con l'arrivo di un enorme autobus nel deserto. Dall'autobus scendono un gruppo di hippies,hanno con loro una enorme croce.Questi hippies,si mettono dei costumi e si truccano. Al'improvviso,fra loro spunta un ragazzo biondo dagli occhi azzurri,gli hippies lo vestono con una tunica bianca.Tutti insieme,al'improvviso, iniziano a cantare il Musical di A.L.Webber&T.Rice,"Jesus Christ Superstar". Il ragazzo biondo,è Gesù,gli si avvicina una ragazza,è Maria Maddalena,una peccatrice,che riesce con la sua dolcezza a conquistare Gesù,il quale per lei è solo un uomo,e sta sempre con lui,giorno e notte. Maria ama molto Gesù,lo coccola,lo profuma,gli canta una dolce canzone. Giuda,vedendo che Gesù,si comporta da libertino,facendosi amare da una peccatrice,lo critica di comportarsi il contrario di come insegna. Questo Gesù,non solo è libertino,ma è anche confuso,non sa chi sia,ne perché deve morire,perfino si dimostra duro con dei lebrosi e malati che gli chiedono aiuto,dice loro che sono troppi,non devono spingerlo, che non ce la fà a guarirli,e li manda via,dicendo loro di guarirsi da soli.Giuda,vede Maria che unge Gesù,con il costoso nardo,e si infuria. Quindi Giuda va a tradire Gesù.Dopo l'ultima cena,Gesù inizia la sua passione nell'orto degli ulivo il Getzemani.Questo Gesù,non è sicuro,è triste,stanco,e inveisce contro Dio,a cui chiede di mostrargli che non sarà ucciso invano,che c'è uno scopo perché vuole farlo morire,poi gli dichiara che è molto astuto sul dove e sul come,ma non è così esperto sul perché.Gesù,viene arrestato,viene portato da Pilato,poi da Erode, poi di nuovo da Pilato.Gesù,viene condannato,viene frustato. Ora accade,non è più una recita,Gesù viene davvero crocifisso. Giuda,pentito,si scaglia contro Dio e lo accusa dicendogli,che non saprà mai perché lo ha scelto per il suo crimine,i suo ripugnante, crudele crimine,e gli urla che Lui lo ha assasinato.Giuda si impicca. Giuda,muore e diventa un candido Angelo,il quale scende dal cielo, insieme ad altri angeli,con i quali prende in giro il crocifisso,dicendogli che si è fatto crocifiggere invano,ed altri insulti.Gesù,muore davvero,gli hippies,allora vanno via di corsa, lasciando Gesù,tra due crocifissi morti.Gli ultimi a prendere l'autobus sono il ragazzo di colore che faceva la parte di Giuda, e la ragazza che faceva la parte di Maria Maddalena. Il film finisce così,l'autobus si allontana velocemente,mentre all'orizzonte con il sole che tramonta,si vede il crocifisso, un uomo ucciso e abbandonato da una banda di squilibrati. Questo è il Vangelo visto da Jewison,che non crede in Gesù. Ma chi crede in Gesù,sà che Gesù è davvero risorto,dopo ascese incielo,e da lì scenderà nello stesso modo come è asceso, solo alla fine del mondo.Chi crede in Gesù sà che era Santo e castissimo,pieno d'amore verso tutti.Gesù,guariva tutti i malati che accorrevano a lui,Gesù disse"Venite a me,voi tutti che siete affaticati e stanchi,ed io vi darò sollievo". Gesù,amava e obbediva al Padre,facendo sempre la sua volontà. Nei Vangeli Maria Mddalena,non era una peccatrice, amava Gesù con purezza tanto da essere degna di vederlo per prima risorto.Giuda invece,viene chiamato diavolo da Gesù.



http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=202117



CENTRO ANTI-BLASFEMIA:IL MUSICAL JESUS CHRIST SUPERSTAR


JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice,sono agnostci,non credono in Gesù.
Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso pofeta,sciocco
e libertino,mentre il vero sapiente era solo Giuda,l'unico che capiva come andavano le cose.
Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio di Dio.
All'inizio,vediamo che la prostituta Maria Maddalena,riesce a sedurre Gesù,con le sue arti,
lo cosparge di mirra,lo coccola,l'accarezza.Giuda vedendo questo,critica Gesù di essere
immorale,e fare il contrario di ciò che insegna.Intanto Gesù e Maddalena,vivono insieme
giorno e notte,lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli sussurra di stare
calmo,di rilassarsi e chiudere gli occhi,mentre lei baderà a lui e lo rinfrescherà con la
mirrà.Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena descrive il suo
amore per Gesù;
"Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
Dovrei violentarlo?
Dovrei gridare e urlare?
Dare sfogo ai mii sentimenti?
Poi,se mi dicesse che mi ama,
non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
Lo voglio così,l'amo così".
Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù,non è altro che uno dei
suoi tanti amanti,è solo un uomo,un uomo come gli altri che vanno a protitute.
Quindi nel Musical JCS,Gesù è un libertino peccatore,non è finita qui,la dissacrazione continua.
Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio.Quando una folla di bisognosi e malati,
e lebbrosi preme per ricevere guarigioni,conforto e consolazione,
Gesù dice loro con furia"Siete troppi-non spingete!Non ce la faccio-non premete!
Guaritevi da soli,lasciatmi in pace"Questa è la pura e semplice negazone della
più importante verità del vangelo:la divinità del Signore Gesù.
Gesù,nel Musical non solo è libertino e malvagio,è anche un essere insicuro,triste, stanco,
è confuso e no sa realmente chi è,perché deve morire,e si ribbella a Dio,perché lo fa morire
senza un motivo:"Mostrami adesso che non sarò ucciso invano..........................................
.....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire.Sei molto astuto sul dove e sul come,ma non così
esperto sul perché"Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio,e poi continua a urlare a Dio,
dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea,vere bstemmie
che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato;"Dio!Non saprò mai perchè mi hai scelto per il tuo
crimine,il tuo ripugnante,crudele crimine!Tu mi hai assssinato!"
Però poi nel Musical,vediamo che Giuda,dopo essersi impiccato,muore e diventa un Angelo,
e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova sulla croce,dicendogli
che si è fatto crocifiggere invano.
Gesù,nel Musical,muore crocifisso,non risorge,infatti non è Figlio di Dio ma un pazzo peccatore
libertino e malvagio.
Che atei amino questo Musical è normale,ma chi si dice cristiano ed accetta questo Musical,
nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio,le Sacre Scritture e il Signore Gesù.
Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non sarebe mai nato,e
nessuno conoscerebbe Gesù ora.
CENTRO ANTI-BLAFEMIA


IL BACIO DI GIUDA DI PAOLO BENVENUTI

Il regista Benvenuti è ateo e quindi non crede nei vangeli ufficiali, ma ha voluto lo stesso fare
un film su Gesù, un Gesù che costruisce secondoi soui ideali unendo a spunti dei vangeli
ufficiali anche citazioni dei vangeli gnostici, in particolare il vangelo di Tommaso e quello
di Filippo. Per il personaggio di Giuda usa il vangelo dei gnostici canaiti i quali adoravano
Satana e quindi per loro Giuda è un eroe.
La trama si riduce a questa storia; Gesù è un matto che si crede essere l'agnello di Dio,
che deve essere sacrificato e quindi ucciso per salvare il mondo, ma specialmente per
la propria gloria. Ora nessuno ha intenzione di ucciderlo, i farisei preferiscono sacrificare
gli agnelli della mandria. Quindi ecco che l'apostolo Giuda, l'unico ad avere intelletto
e cultura, e conoscenza delle Sacre Scritture, interviene e in comune accordo con Gesù
accetta di tradirlo, servirlo, e salvarlo ad estremis da una brutta figuraccia di mitomane.
Il Gesù di Benvenuti è proprio diverso dal vero Gesù evangelico, non ha nessuna grazia,
e si comporta da matto spudorato come nello stare nudo presso la riva del lago Tiberiade
in compagnia di bimbi completamente ed oscenamente nudi. La scena fa apparire questo
Gesù un nudista pedifilo. Un altra scena mostra un Gesù animalesco che si rotola sul
pavimento come una bestia, intento nel lavare i piedi agli Apostoli, in questa scena
Gesù fa veramente pietà, non solo è matto ma è anche bestiale.
Vuol dire che il regista Benvenuti pensa che con la fantasia otteniamo Gesù che può
diventare realtà storica. Quanta illusione, Gesù quello checi salva è solo quello del
Nuovo Testamento, i Gesù partoriti dalla mente di uomini agnostici ed atei sono
solo bestemmie che portano all'inferno, ma prima possono confondere le idee anche ai credenti.


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RECENSIONE SUL FILM DI MARTIN SCORSESE:L'ULTIMA TENTZIONE DI CRISTO"

DAL PUNTO DI VISTA RELIGIOSO

Gesù,esiste ha detto se due o tre si uniscono nel mio nome,io sarò in mezzo a loro.Gesù è sceso dal cielo,ha detto di essere pane sceso dal cielo.Gesù era il verbo che si fece carne,era perfettisimo,era l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.Gesù chiedeva a chi lo voleva seguire,di amarlo più di tutto,lasciare casa,famiglia averi,e possibilmente restare vergini,farsi eunuchi per il regno.Gesù,vuole che venga presto il regno dei cieli,li i risorti saranno come gli angeli,non potranno sposarsi,perché saranno figli della resurrezione, non potranno più morire,saranno figli di Dio.Gesù è già Figlio di Dio, veramente è Dio,chi vede Lui vede il Padre.Gesù,è nato tramite lo Spirito Santo,senza rapporti impuri.Gesù essendo Dio,trasfigurò e divenne tutto luccicante davanti agli apostoli,non poteva fare sesso,sposarsi,la S.Eucaristia,non può fare sesso,ne la S.Trinità, ne Dio,quello giudaico-cristiano,certo i dei pagani vanno con animali e praticano l'incesto.Gesù,consiglia a chi può di restare vergine, cosa che lui avrebbe fatto anche se fosse stato solo un S.profeta,un uomo,come gli esseni. Gesù,ha vinto Satana,e il mondo,perfino dava questo potere agli apostoli,di esorcizzare in suo nome,Gesù vedeva Satana scendere dal cielo,cercare gli apostoli e vagliarli come il grano,Gesù disse che Satana,il principe di questo mondo non poteva fare nulla contro di Lui. Gesù,chiamò Pietro Satana,solo perché,non accettava che Lui morisse,figuriamoci come manda via qualsiasi diavolo tentatore,per cose più gravi.Gesù,guidato dallo Spirito Santo,andò nel deserto, per farsi tentare dal demonio,ma sono tentazini esterne,due solo provocazioni,quella del pane,e del pineacolo,la terza,qui Satana gli chiede di essere adorato,è chiaro che Gesù,stesso non si può fare questa tentazione.Per Gesù,le tentazioni interne a peccare sono peccati,come il solo guardare un donna,per desiderarla è adulterio. Gesù,in vista,delle tentazioni interiori,ci chiede,se il tuo occhio ti fa inciampare cavatelo,è meglio entrare nel Regno senza un occhio, che finire all'inferno. Gesù,è venuto ad insegnarci la verità,Lui è Via Verità Vita. Ora chi crede in questo Gesù dei Vangeli,si salva,può guarire,può diventare Santo come S.Antonio. Chi crede nei falsi Gesù,inventati da atei comunisti,come il greco Kazantzakis,perde tutto,la vita e l'anima e la gioia. Kazantzakis si è inventato un Gesù,che si ribbella a Dio,costruisce croci,crocifigge,un assassino.Poi è pure schizofrenico,vuole colpire, vuole,uccidere,vuole prendere le donne,ma ha paura. Un Gesù,talmente peccatore,che dice di essere il santo della bestemmia, un Gesù,attaccato alle cose terrene,vuole sposarsi si frega del regno. Un Gesù,che lotta con le voci della sua mente malata,non sa se è Satana o Dio a parlargli.Un Gesù,talmente sciocco,che si fa guidare da Giuda.In croce scambia Satana per un angelo,e si diverte a fare sesso con tre donne,la prima e la seconda,non soddisfatto seduce la cognata, la quale gli darà,anche lei dei figli,questo adulterio è vietato dalla legge di Mosè.Un Gesù,che vuole per sé la vita peccaminosa molto lontana dagli insegnamenti evangelici. Il romanzo si conclude con questa verità,è stato il pazzo Paolo a inventarsi il cristianesimo,che Gesù è risorto e il resto,Gesù nella visione si scaglia per questo contro Paolo,lo chiama bugiardo. Scorsese,ha fatto il film copiando tutto il romanzo. Scorsese ha sbagliato,chissà sé il vero Gesù lo perdonerà.




http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=196688



IL GESU' DI SCHMITT

Nell’orto del Getsemani, in attesa che i soldati vengano ad arrestarlo e consegnarlo al tribunale che lo condurrà alla crocifissione, Jeshua ripensa la sua vita. «Avrei potuto essere altrove, questa sera. Avrei potuto spassarmela in una locanda, mescolato ai pellegrini della mia terra [...]. Ecco dove mi ha condotto questo mio sogno: aspettare in questo giardino una morte che mi fa paura» (p. 9 s). Quale sogno? Il sogno che la sua risurrezione dalla morte avrebbe confermato il convincimento delle folle: essere lui il messia. Ha accettato la scommessa di Jehuda: «Il terzo giorno ritornerai», ed eccolo ora, in preda alla paura e al dubbio, in attesa che il suo destino si compia.

Quando suo padre è morto, «di colpo, sotto il sole di mezzogiorno», ne ha preso il posto di carpentiere per mantenere fratelli e sorelle. Carpentiere mediocre, ma giovane ricercato per saggezza e per capacità di amare. Pensa di non essere fatto per il matrimonio, ma quando incontra Rebecca, splendida per bellezza e qualità femminili, decide di sposarla. Invita la giovane in una locanda sul lago, le offre in dono una spilla di oro, mangiano e bevono, quando un vecchio e un bambino chiedono la carità. Lei si lascia sfuggire una esclamazione rabbiosa, e l’oste scaccia i mendicanti a colpi di strofinaccio. Il giorno seguente Jeshua rompe il fidanzamento. Ha scoperto «il terribile egoismo che si annida nella felicità»; e lui non è fatto per la felicità che «ci lascia in disparte, fa chiudere le porte, serrare le imposte, dimenticare gli altri, erigere muraglie invalicabili; la felicità presuppone il rifiuto di vedere il mondo così com’è» (p. 24).

Sfidando le ire dei familiari e la disapprovazione della madre, Joushua intende vivere per gli altri, amarli, operare per la giustizia, condividere la sofferenza. Diventa, senza volerlo, un consolatore degli afflitti e un consigliere dei dubbiosi, tanto da attirarsi lo sdegno del rabbino: «Ma chi sei tu per pensare di poter parlare delle Scritture? Chi sei per poter dare dei consigli agli altri? [...] A Gerusalemme saresti già morto, lapidato» (p. 24). Che cosa fare? Dietro consiglio di sua madre, si reca dal cugino Giovanni. Lo osserva, lo ascolta; magro, irsuto, ruvido; pratica un battesimo per la remissione dei peccati. Quando Jeshua gli si presenta per essere battezzato, egli lo fissa, poi si mette a gridare: «Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo» (p. 35). E aggiunge: «Sono io ad aver bisogno di essere purificato da te! Sono io che ti chiamo con tutte le mie forze e tu che vieni a me! Io ti amo!». Gesù sviene. Alcune donne raccontarono che dal cielo era scesa una colomba e si era posata sulla sua fronte.

L’interrogativo sulla sua identità si fa presente. Su di lui circolano giudizi discordi: il Messia? un guru? un illuso? «Da trent’anni tutti avevano un’opinione sul mio destino; io no». Per sfuggire alle tante dicerie, si rifugia nel deserto, e qui fa un’esperienza sconvolgente. «Precipitavo dentro me stesso [...]. Poi ebbi la sensazione di rallentare. Stavo cambiando consistenza [...]. E, lentamente, si consumò la trasformazione. Ero io e non ero io [...]. Approdai in un oceano di luce [...]. Ero disceso nella fucina della vita, nel centro, nel focolare, là dove tutto si fonde, si fonda e si decide. Dentro di me non trovavo il mio “io”, ma più che me stesso, molto più che il mio io: un mare di lava in fusione, un infinito mobile e cangiante dove non percepivo alcuna parola, alcuna voce, alcun discorso, ma dove provavo una sensazione nuova, terribile, gigantesca, unica, inesauribile: il senso che tutto fosse giustificato» (p. 38).

In questo mare Jeshua non trova se stesso, trova Dio. Meglio, dentro di sé c’è qualcosa di più che se stesso, «un tutto che non è me e che tuttavia non mi è estraneo», lo oltrepassa, lo organizza; «un tutto sconosciuto da cui si diparte ogni conoscenza, un tutto incomprensibile che rende possibile ogni comprensione, un’unità da cui derivo, un Padre di cui sono il Figlio» (p. 39). Figlio di Dio o vittima di una tentazione? Lui, un falegname, figlio di Dio? Realtà divina o illusione diabolica? Nessuna risposta. Allora fa una scommessa: «La scommessa di credere che le mie cadute, le mie gravi meditazioni, mi conducessero a Dio e non a Satana. Ho fatto la scommessa di credere che avevo qualcosa di buono da fare. Ho fatto la scommessa di credere in me stesso» (p. 40).

Seguono giorni esaltanti. Seguìto prima da Andrea e Simone, poi da altri discepoli, percorre la Galilea predicando quanto Dio gli rivela e riversando la sua attenzione e il suo amore su poveri, miseri, afflitti, donne. Quando si trova di fronte a un quesito, si apparta dietro un albero o una roccia e si cala «nel suo pozzo», cioè «nel fondo di me stesso per incontrare mio Padre e riemergere con un’inesauribile dose d’amore» (p. 49). Non mancano incomprensioni e difficoltà. I suoi familiari lo rifiutano, anzi lo odiano; sua madre, piangendo, gli prospetta il traguardo della follia; il clero è indignato per i suoi insegnamenti e il suo agire contro la Legge.

La situazione si aggrava quando si verificano alcuni miracoli. Miracoli? O non piuttosto energia che si sprigiona dalla capacità di amare? Oppure eventi spiegabili naturalmente? Un dubbio lo assale: che i suoi discepoli, travolti dalla passione, esagerino e parlino di prodigi. «Non sono forse stati loro a riempire gli otri di vino? [...] Ad avermi attribuito il felice arrivo di un branco di pesci nel lago di Tiberiade?» (p. 49). Esaltati, in buona fede. Anche l’episodio del figlio di Rebecca (la vedova di Nain), da lui richiamato alla vita, può avere una spiegazione naturale (4). A Jehuda che afferma il miracolo, così replica: «Sai bene anche tu come sia difficile riconoscere la morte. Quante persone vengono sotterrate vive? Il bambino forse era soltanto addormentato» (p. 57 s). Insomma, lui non ha il potere di compiere miracoli. È il Padre, è la fede a compierli.

Jehuda è di parere diverso: la risurrezione del bambino è la prova che Jeshua è l’Eletto. Gli si prostra a terra e piange, abbracciato ai suoi piedi. Per non deluderlo Jeshua riformula la scommessa: «Jehuda, io non so chi sono. So soltanto che sono abitato da qualcuno che è più grande di me. So anche, in virtù di quell’amore che egli mi manifesta, che Dio da me si aspetta molto. Allora, Jehuda, ascolta bene quello che ti dico. Faccio una scommessa. Scommetto, dal più profondo del mio cuore, di essere colui, sì, colui che tutto Israele attende. Faccio la scommessa di essere veramente il Figlio» (p. 58).

Tra i suoi discepoli il prediletto è Jehuda. Istruito e conoscitore delle Scritture, vuole convincerlo di essere il Figlio di Dio, il Messia. I sacri testi sono chiari: «Tu devi tornare a Gerusalemme, Jeshua. Il Cristo conoscerà la sua apoteosi a Gerusalemme, i testi sono espliciti. Dovrai essere umiliato, torturato, ucciso prima di rinascere. Sarà un momento difficile» (p. 64). Illuminato dalla sua fede, Jehuda parla della morte del Messia «con la calma della speranza»: «Tu morirai per qualche giorno, Jeshua, tre giorni, poi risorgerai». La forza persuasiva del discepolo amato ha il sopravvento sulla paura del maestro. Jeshua accetta di morire, e prega Jehuda di aiutarlo: accetti di essere considerato un traditore, lo consegni ai soldati e alla croce. E Jehuda? Andrà a morire anche lui: «Se tu vai a farti crocifiggere, perché io non posso andare ad impiccarmi?» (p. 75). Tutto si compie secondo quanto previsto. Il gesto di Jeshua è chiaro. Accetta di morire perché il suo dubbio si risolva. Se dopo tre giorni risorgerà, è davvero il Messia, altrimenti sarà ritenuto un illuso. Risorgerà? La seconda parte del romanzo ci dà una risposta.

Il Gesù descritto da Schmitt ci lascia perplessi. Un romanziere può, sì, lavorare di fantasia, può interpretare e amplificare la storia per una sua migliore comprensione, ma non può contraddirla, come avviene nel suo romanzo. In tre punti, particolarmente importanti, la manipolazione storica risulta grave. Gesù non ha mai dubitato della sua identità di Figlio di Dio e di Messia; non ha mai negato il suo potere di compiere miracoli né si è mai dichiarato peccatore; si è volontariamente consegnato alla morte in croce per la redenzione dell’uomo, non per conoscere la propria identità. Come si fa poi a pensare che sua madre lo esorti a «diventare più serio» considerandolo un donnaiolo (p. 20) a motivo della sua riluttanza a prender moglie? «Tu sei la mia disperazione» (p. 46) gli dice piangendo e lo considera un pazzo («Tu stai diventando pazzo»), perché afferma di amare tutti, non solo i familiari. Soltanto negli ultimi tempi Gesù riuscirà a convincerla della bontà delle sue scelte (5).

Un punto ripetuto nel romanzo riguarda le discese di Gesù «dentro il pozzo d’amore». Schmitt violenta la sua fantasia per descrivere questo pozzo nel quale Gesù s’immerge per incontrare il Padre, scoprire i segreti «che Dio aveva depositato in fondo alle sue meditazioni». Che cos’è questo «calarsi nel fondo di se stesso»? Si vuol dire che Gesù vive in comunione col Padre? In comunione di natura? Oppure che il Padre lo gratifica di una singolare intimità? Difficile dire. Comunque sia, l’Autore qui ci lascia sulla soglia del mistero nel quale si muove il suo Jeshua: questo Jeshua dal cuore grande, che accoglie i poveri e gli infelici, che redime la sofferenza, che salva l’adultera, che non vuole vivere per se stesso, ma per gli altri.



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VANGELO DI GIUDA TESTO

IL VANGELO DI GIUDA

Filippo Goti







Ha sollevato numerosi polemiche in ambito cristiano la traduzione del Vangelo di Giuda. Chi si è dichiarato scettico sull'autenticità dell'opera, chi non l'accetta per le verità in essa contenute, e chi invece la considera veritiera.

La storia raccontata in questo Vangelo, narra di un Giuda discepolo prediletto a cui viene affidata il compito di tradire Gesù, affinchè quest'ultimo potesse compiere la sua missione di salvezza e redenzione dell'umanità.

In verità non si tratta di un'assoluta novità, anche perchè i Padri della Chiesa avevano denunciato l'esistenza di questo vangelo ascrivendolo alla comunità cainita (Ireneo 180 d.c.). Inoltre in numerose scuole neognostiche Giuda viene considerato il più grande dei Maestri alla corte di Gesù, un vero dottore delle scritture, una grande personalità l'unica in grado di agevolare la missione salvifica del Cristo, e già nei canonici il "rapporto" fra Giuda ed il Sinedrio emerge, seppur nella forma di corruzione.

Lo scalpore nasce nell'ambito di un più generalizzato "attacco" culturale nei confronti della Chiesa, a cui non è nostro compito rispondere, ma solamente porre in evidenza come il Vangelo di Giuda si tratta di uno scritto la cui datazione è molto ravvicinata ai vangeli canonici, e che offre sicuramente spunti di riflessione simbolica. La mia personale convinzione è come questo vangelo vada vissuto in chiave "onirica", di ricerca interiore, e non tanto come una serie di verità storiche, ma piuttosto di metodologia operativa.

Neppure dobbiamo stupirci per come Giuda sia il fulcro a cui ruota questo vangello, in quando è necessario come in numerose comunità gnostiche era in uso la pratica dell'inversione di miti, storie e personaggi, in chiave di "rivolta di conoscenza". Nel complesso mondo di miti e simboli ( strumenti principi della trasmissione gnostica ), i personaggi ( attori e comparse ) dell'Antico e del Nuovo Testamento, erano rovesciati proprio in funzione o correlazione della visione cosmogonica ed escatologica peculiare agli gnostici, dove la Creazione tutta era espressione di un Dio minore.

Se il Dio veterotestamentario è il Demiurgo corrotto che ha dato vita, per arroganza e cecità, ad un mondo distorto, capovolto, prigione dello Spirito, e quindi chiunque ad esso si ribelli ( serpente, Caino, Lilith) diventa un erore gnostico, ciò può essere tradotto in modo grossolano come il fare il bene attraverso il male. Un mero coscienziale e conoscenziale.I canaiti appartenevano a tale ambito gnostico.







APERTURA

La segreta rivelazione che Gesù conferì a Giuda Iscariota durante la settimana, e precisamente tre giorni prima, della celebrazione della Pasqua.



IL MINISTERO TERRENO DI GESU'

Quando Gesù venne alla terra, compì grandi miracoli e meraviglie per la salvezza dell'umanità. Poichè alcuni camminavano sul sentiero della rettitudine, mentre altri nella loro trasgressione, vennero chiamati i dodici discepoli. Cominciò a parlare con loro dei misteri oltre il mondo, e che cosa avviene all'estremità della vita. Non è comparso spesso ai suoi discepoli come Se stesso, ma si trovava fra loro come un bambino.

SCENA I – DIALOGHI DI GESÙ CON I DISCEPOLI. : LA PREGHIERA DEL RINGRAZIAMENTO O DELL'EUCARESTIA

Un giorno era con i suoi discepoli in Giudea, e li trovò seduti insieme in modo pio e rispettoso. Si avvicinò ridendo ai suoi discepoli seduti insieme, e intenti ad offrire una preghiera di ringraziamento del pane. I discepoli gli dissero: “Maestro perché ridi della nostra preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto ciò che è giusto”! Rispose loro:” Non sto ridendo di voi. Non state facendo ciò a causa della vostra volontà, ma perché così il vostro Dio vuole essere elogiato” E loro dissero: “Maestro, tu sei (…) il figlio del nostro dio”. Gesù rispose loro : “Come mi conoscete? In verità vi dico che nessuna generazione della gente che è fra mi conoscerà”.

I DISCEPOLI SI ARRABBIANO

Quando i discepoli udirono ciò iniziarono ad arrabbiarsi ed infuriarsi, e a bestemmiare contro di lui nei loro cuori. Quando Gesù si accorse della loro mancanza di comprensione disse loro “Perché questa agitazione vi ha condotti alla rabbia? Il vostro Dio che è presso di voi [ ...], vi ha provocato per farvi arrabbiare dentro le vostre anime. [ lo lasci ] chi di voi sia [ abbastanza forte ] fra gli esseri umani da mettere in evidenza l'uomo perfetto innanzi al mio volto." Tutti dissero “ Noi abbiamo la forza”. Ma i loro spiriti non hanno osato levarsi in piedi [a lui ], tranne Giuda Escariota. Egli riuscì a levarsi in piedi innanzi a lui, ma non guardarlo negli occhi, e girò il suo volto lontano. Giuda [ disse ] a lui, "conosco chi sei e da dove sei venuto Provieni dal regno immortale di Barbelo. E non sono degno di pronunciare il nome di colui ti ha inviato."

GESÙ PARLA A GIUDA PRIVATAMENTE

Sapendo che Giuda stava riflettendo su qualcosa di eccelso Gesù gli disse “Allontanati dagli altri e ti dirò i misteri del Regno. Per te è possibile raggiungerlo, ma ti addolorerai molto. Qualcun altro ti sostituirà affinchè i dodici [discepoli] possano venire a completamento con il loro dio”. Giuda gli disse “ Quando mi dirai queste cose, e (quando) sarà il giorno dell'alba luminosa per la generazione?” Ma quando disse queste cose Gesù lo lasciò.



SCENA DUE: GESÙ COMPARE NUOVAMENTE AI DISCEPOLI.

Dopo che tutto ciò è accaduto, Gesù (appare) nuovamente ai suoi discepoli la mattina successiva. Gli dissero: ”Maestro, dove siete andato, e cosa hai fatto quando ci hai lasciato?” Gesù disse: “ sono andato ad un’altra generazione grande e santa” I discepoli dissero “Maestro, che cosa è la generazione che è più grande e santa di noi, e che non è ora in questi regni??”. Gesù sentendo questo rise, e disse loro: “ Perché voi state pensando nei vostri cuori alla generazione grande e santa? In verità vi dico che nessun nato in questo eone vedrà quella (generazione), e nessun arconte degli angeli delle stelle regnerà su quella generazione, e nessuna persona dalla nascita mortale può associarsi con essa, perché quella generazione non viene da [...] quale è diventata [...]. La generazione della gente fra (voi) proviene dalla generazione dell' umanità (..),che [... ] altri poteri [... ] [ che ] attraverso cui regnate."”. Quando i discepoli sentirono ciò, furono turbati nello spirito. Non poterono dire una parola. Un altro girono Gesù andò da loro. Gli dissero: ” Maestro, noi ti abbiamo visto in una [visione], abbiamo avuto grandi [sogni ...] nella notte [...]". [Egli disse], “Perché avete [voi ... quando] siete andati dentro ciò che è celato?” [38]

I DISCEPOLI VEDONO IL TEMPIO, E NE DISCUTONO

Essi dissero, “Abbiamo (visto) (.. una casa con un )grande altare [ ..attorno.. esso, e] dodici uomini - erano sacerdoti, riteniamo - e un nome; e una folla di gente che attendeva a quell'altare [fino..] i sacerdoti [ ... e riceve] le offerte. [Ma] noi abbiamo continuato ad attendere.[Gesù disse] ” A chi [i sacerdoti] assomigliavano?”. Essi [ dissero.”qualcuno ...] due settimane;[alcuni] sacrificavano i loro figli, altri le mogli, scambievolmente, con umiltà e venerazione; alcuni dormivano con uomini: altri stavano macellando; altri ancora commettevano un gran numero di peccati e atti contrari alla legge. E gli uomini che si levavano in piedi all’altare invocavano il tuo [nome], e in tutte gli atti della loro mancanza, i sacrifici sono portati a compimento [...]”. Dopo aver detto questo, essi rimasero calmi perché erano turbati.

GESU' OFFRE UN'INTERPRETAZIONE ALLEGORICA DELLA VISIONE DEL TEMPIO

Gesù disse loro, "Perché siete turbati? In verità vi dico, che tutti i sacerdoti che si innalzano davanti all'altare invocano il mio nome. Vi dico ancora ,che il mio nome è stato scritto su questo (..) delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane. (e…) hanno piantato alberi senza frutti, in mio nome, in maniera vergognosa." Gesù disse loro, "Quelli che avete visto ricevere le offerte all'altare, sono ciò che siete. Quello è il Dio che servite, e siete quei dodici uomini che avete visto. Il bestiame che avete visto portare per il sacrificio è la molta gente sviata(40) davanti a quell' altare. (..) si alzerà ed userà il mio nome in questo modo, e generazioni di devoti rimarranno a lui leali. Dopo (lui) un altro uomo si leverà in piedi là dai (fornicatori), e un altro si alzerà là dagli assassini dei bambini, ed un altro da coloro che dormono con gli uomini, e da coloro che si astengono, ed il resto della gente impura e contraria alla legge, e a coloro che nell’errore dicono, " Siamo come gli angeli"; sono le stelle che portano tutto alla relativa conclusione. Per le generazioni umane è stato detto, "Guardate, Dio ha ricevuto il vostro sacrificio dalle mani di un sacerdote, che è nell’errore. Ma è il Signore, il Signore dell'universo, che comanda, e "L'ultimo giorno saranno relegati a vergogna .'"(41) Gesù disse (a loro), "Cessate di sac(rificare..) quello che avete (..) sopra l'altare, perchè sono sopra le vostre stelle ed i vostri angeli , e sono già giunto alla fine . Così lasciate chi ( ..è intrappolato) innanzi a voi, e lasciateli andare ( 15 linee mancanti) generazioni(..). Un panettiere non può nutrire tutta la creazione (42) sotto (il cielo). E (..)a loro (..) e (..) a noi e(..). Gesù disse loro, "Smettete di lottare con me. Ciascuno di voi ha la sua propria stella, e ognuno (17 linee mancanti) (43) in (..) chi è venuto(... primavera) per l'albero(..) di questo eone (..) per un certo tempo (..) ma lui è venuto a innaffiare il paradiso di Dio, e la (generazione) che durerà, perché (lui) non corromperà ( il cammino della vita ) che la generazione, ma (..) per tutta l'eternità."



GIUDA CHIEDE A GESU' RIGUARDO QUELLA GENERAZIONE ED ALLE GENERAZIONI UMANE

Giuda chiese a ( lui, "Rabb)i, che genere di frutta produce questa generazione ?" Gesù disse, "Le anime di ogni generazione umana moriranno. Quando questa gente, tuttavia, ha completato il periodo del regno e lo spirito le lascia, i loro corpi moriranno ma le loro anime saranno vive, e innalzate su (in cielo).” Giuda disse, "E che cosa faranno le rimanenze delle generazioni umane?" Gesù disse, "E' impossibile (44) seminare il seme sopra (la roccia) e raccoglierne la relativa frutta. (questo) è anche il senso(..) la generazione (corrotta) (..) e Sophia corruttibile (..) la mano che ha generato la gente mortale, in modo che le loro anime vanno fino ai regni eterni qui sopra. (In verità) vi dico,(..) la potenza dell’angelo (..)potrà vedere quello (..) questi a chi(..) le sante generazioni(...)."Dopo aver detto questo, si allontanò.



SCENA 3: GIUDA RACCONTA UNA VISIONE E GESÙ RISPONDE

Giuda disse, "Maestro, come hai ascoltato tutti, ora ascolta anche me. Perché ho avuto una grande visione ." Quando Gesù udì questo, rise e gli disse, "tu sei il tredicesimo spirito, perché ti sforzi tanto? Ma su parla, ed io ti sopporterò." Giuda gli disse, "Nella visione mi sono visto mentre i dodici discepoli mi stavano lapidando e (45) perseguitando ( molto severamente). Ed inoltre sono venuto al posto in cui (..) dopo di te. Ho visto (una casa.), ed i miei occhi non poterono (comprendere) le dimensioni. Molta gente era nei suoi dintorni, e quella casa aveva un tetto di fogliame, e nel mezzo della casa c'era (una folla)( 2 linee mancanti), Maestro, portami dentro con queste persone .'" (Gesù) rispose dicendo, "Giuda, la tua stella ti ha condotto fuori strada." e continuò , "Nessuna persona mortale di nascita è degna di entrare nella casa che hai visto, perché quel posto è riservato al Santo. Né il sole né la luna regnano là, né il giorno, ma la volontà santa rimarrà sempre là, nel regno eterno con i santi angeli . Vedi, io ti ho spiegato i misteri del regno (46) e insegnato circa l'errore delle stelle; e(..) tramandalo(..) sui dodici eoni."



GIUDA CHIEDE NOTIZIE SUL SUO DESTINO

Giuda disse, "Maestro, potrebbe essere che il mio seme sia sotto il controllo degli arconti?" Gesù gli rispose dicendo, "Vieni, che io (2 linee mancanti), ma ti addolorerà molto quando vedrai il regno e tutte le sue generazione." Quando sentì questo, Giuda gli chiese, "Che cosa c’è di buono in quanto ho ricevuto? Avete disposto diversamente (per me) da quella generazione." Gesù rispose dicendo, "Diventerai il tredicesimo, sarai maledetto dalle altre generazioni e andrai a regnare sopra di loro. Negli ultimi giorni malediranno la tua ascesa (47) verso la santa (generazione)."



GESU' INSEGNA A GIUDA CIRCA LA COSMOLOGIA: LO SPIRITO E IL GES’ AUTOGENERATO

Gesù disse, "(vieni), io posso insegnarti i (segreti) che nessuna persona (ha) mai visto. Perché esiste un regno grande e illimitato, la cui estensione nessuna generazione di angeli ha visto, (nel quale) c'è (un) grande (spirito) invisibile, che nessun occhio di angelo ha mai visto, nessun pensiero del cuore ha mai compreso, e non è mai stato indicato con nessun nome."E una nube luminosa vi comparve. Disse, "Genera un angelo come mio strumento ." "Un grande angelo, Il divino illuminato Auto-Generato emerse dalla nube. A causa sua, altri quattro angeli si manifestarono da un'altra nube, e diventarono gli strumenti per l' angelico Auto-Generato. L' Auto-Generato disse, (48) 'lasciano [... ] venire all'esistenza [... ], e venne all'esistenza [... ]. E lui (creò) il primo astro per regnare sopra di lui. Egli disse, Che gli angeli siano creati per servir (lo),'e miriadi senza numero ne ha creati. Egli disse, "(che) un eone illuminato sia creato,"e questo venne creato. Egli generò un secondo astro (..) per regnare su di lui, insieme a una miriade di angeli senza numero, per offrire servizio. Questo è come ha generato il resto degli eoni luminosi. Li fece per regnare sopra di loro, e creò per loro innumerevoli miriadi di angeli, a servirli.



ADAM E GLI ASTRI

"Adam era nella prima nube luminosa che nessun angelo aveva mai visto fra tutti quelli che “Dio ha chiamato”. Egli (49) (..) che(..) a immagine(..) e somiglianza di (questo) angelo. Fece comparire l'incorruttibile (generazione) di Seth(..) i dodici (..)i ventiquattro(..). Creò settantadue astri nella generazione incorruttibile, in conformità con la volontà dello Spirito. Gli stessi settantadue astri crearono altri trecentosessanta astri nella generazione incorruttibile, in conformità con volontà dello Spirito, in modo che il numero fosse cinque per ciascuno. "I dodici eoni dei dodici astri (luminari) costituiscono il loro padre, con sei cieli per ogni eone, così che ci sono settantadue cieli per i settantadue luminari, e per ciascuno (50) (di loro cinque) firmamenti, (per un totale di) trecentosessanta (firmamenti...). Furono dati loro l'autorità e (un grande) di innumerevoli angeli, per la gloria e l'adorazione, (e dopo questo anche) spiriti vergini, per la gloria e (l'adorazione) di tutti gli eoni del cielo e dei loro firmamenti.



IL COSMO, IL CAOS, E IL MONDO SOTTOSTANTE

"La moltitudine di questi immortali è chiamato cosmo che è, separato- dal Padre ed i settantadue luminari che coesistono con l'Auto-Generato ed i suoi settantadue eoni. In lui il primo essere umano comparso con i suoi poteri incorruttibili. E l' eone che è comparso con la sua generazione, l'eone nel quale sono la nube della conoscenza e l'angelo, è chiamato (51) El. (..) eone (..) dopo che (..) disse, " Che dodici angeli siano creati (al) e dominio sul caos e sul (mondo sottostante) E osserva, là dalla nube è apparso un (angelo) con il volto che splende come il fuoco e che sembra contaminato con il sangue. Il suo nome era Nebro, che significa il "ribelle" altri lo chiamano Jaldabaoth. Inoltre un altro angelo, Saklas, è venuto dalla nube. Così Nebro creò sei angeli, cosìcome Saklas, per essere di aiuto, e questi crearono dodici angeli nel cielo, ciascuno domina una parte nei cieli.



GLI ARCONTI E GLI ANGELI

"I dodici sovrani parlarono con i dodici angeli: Che ciascuno di voi (52) (..) e che la loro(..) generazione (una linea perduta) angeli del: Il primo è (S)eth, che è chiamato Cristo. Il (secondo) è Harmathoth, che è (..). Il (terzo) è Galila. Il quarto è Yobel. Il quinto (è) Adonaios. Questi sono i cinque che dominavano sul mondo sottostante, ed in primo luogo sul caos.



LA CREAZIONE DELL' UMANITÀ

"Allora Saklas disse ai suoi angeli, “ Creiamo un uomo a nostra immagine e somiglianza. 'Modellarono Adamo e sua moglie Eva, che è chiamata, nella nube, Zoe. In questo nome tutte le generazioni cercano l'uomo, e ognuna di loro chiama la donna con questi nomi. Ora, Saklas non com(anda) (53) tranne (..) le gene(razioni) questo (..). E il (arconte) disse ad Adam, "Vivrai a lungo, con i tuoi figli .'"



GIUDA CHIEDE NOTIZIE SUL DESTINO DI ADAMO E DELL' UMANITÀ

Giuda disse a Gesù, "Qual è la durata del tempo che vivrà l’essere umano? Gesù disse, "Perché ti stai domandando questo, che Adam, con la sua generazione, ha vissuto la sua vita nel posto in cui ha ricevuto il suo regno, con la longevità (conferita??) dal suo arconte?"Giuda disse a Gesù, "Lo spirito umano muore?" Gesù rispose, "Ecco perché Dio ordinò a Michele di prestare solamente lo spirito alle genti, di modo che hanno potuto offrire il servizio, ma l’Eccelso ha ordinato Gabriel di assegnare gli spiriti alla grande generazione senza sovranità su di essa -- cioè lo spirito e l'anima. Di conseguenza, [ resto ] delle anime [ 54 ] [ - - una linea che manca --].



GESU' DISCUTE LA DISTRUZIONE DEL MALVAGIO CON GIUDA E GLI ALTRI

(..) Luce di (quasi due linee mancanti) intorno (..) lasciate [... ] lo spirito (che è)dimora in questa (carne) fra le generazioni degli angeli. Ma Dio ha indotto la conoscenza in Adam ed a quelli con lui, in modo che i re del caos e del mondo sotterraneo non abbiano potere sopra di loro." Giuda disse a Gesù, " Allora cosa faranno quelle generazioni?" Gesù rispose, "In verità vi dico, per tutti loro le stelle portano i fatti a compimento. Quando Saklas terminerà il tempo che gli è stato assegnato, la prima stella comparirà con le generazioni, e compiranno ciò che fu detto che avrebbero fatto. Poi fornicheranno in mio nome e uccideranno i loro bambini (55) e (faranno) (..) e ( mancano circa sei righe e mezzo) il mio nome, e volontà (..) la tua stella sopra il (trent)esimo eone." Dopo ciò Gesù (rise).(Giuda disse), "Maestro, (perché stai ridendo di noi)?”(Gesù) rispose a (e disse), "Non sto ridendo di (voi) ma dell’errore delle stelle, perché queste sei stelle vagano con questi cinque combattenti, e tutti saranno distrutti insieme con le loro creature."



GESU' PARLA DI COLORO CHE SONO BATTEZZATI, E DEL TRADIMENTO DI GIUDA

Giuda disse a Gesù, "Allora, che cosa faranno quelli che sono battezzati nel tuo nome?" Gesù rispose, "In verità (vi) dico, questo battesimo (56) (..) il mio nome ( circa nove linee mancanti) a me. In verità (Io) ti dico, Giuda, (coloro che) offrono sacrifici al Dio di Saklas (..) (tre linee che mancanti) tutto ciò che è diabolico. "Ma tu li supererai tutti. Perché sacrificherai l'uomo che mi riveste. Già il tuo corno è stato alzato, la tua collera è stato accesa, la tua stella brilla intensamente, ed il tuo cuore ha (..).(57) "In verità (..) il tuo ultimo(..) diventa (circa due linee e mezzo mancanti), addolorati (circa due linee che mancano) l'arconte, fino a quando sarà distrutto. Ed allora l'immagine della grande generazione di Adam sarà innalzata, prima del cielo, della terra e gli angeli, quella generazione, che proviene dai regni eterni, esiste. Osserva, hai udito tutto. Alza in alto i tuoi occhi e guarda la nube e la luce all'interno di essa e le stelle che la circondano. La stella che regola il cammino è la tua stella." Giuda alzò in alto i suoi occhi e vide la nube luminosa, e vi entrò dentro. Quelli che si alzarono sulla terra udirono una voce venire dalla nube, dire, (58) (..) grande generazione (..)... immagine (..) (circa cinque linee mancanti).



CONCLUSIONE: GIUDA DENUNCIA GESU'

(..) I loro sommi sacerdoti mormoravano perché (lui) era andato nella stanza degli ospiti per la sua preghiera. Ma là alcuni scrivani lo stavano guardando con attenzione per arrestarlo durante la preghiera, poiché erano impauriti della gente, dato che era considerato da tutti un profeta. Si avvicinarono a Giuda e gli dissero, "Che cosa stai facendo qui? Tu sei un discepolo di Gesù." Giuda gli rispose come desideravano. Ricevette dei denari e lo consegnò a loro.



Prima pubblicazione sulla rivista Abraxas numero 1, ( ABRAXAS numero 1 )

http://www.fuocosacro.com/pagine/gnosticismo/vangelodigiudaitaliano.htm

«Rennes le Chateau- dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete» (

Codice da Vinci mistero svelato


Giovedì alle 18 nella sala Luciani del Centro Diocesano di Belluno, è ín programma la conferenza del professor Mariano Bizzarri dell'Università La Sapienza di Roma.

Il titolo è «II mistero svelato del Codice da Vinci - Dal vangelo di Giuda ai segreti di Rennes le Chateau».
La conferenza è organizzata dalla delegazione bellunese della Lega Nazionale, storica associazione patriottica, medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte, attiva sin dal 1891 per la difesa dell'identità italiana nei territori tridentini, giuliani e dalmati allora soggetti all'impero asburgico.
Mariano Bizzarri, ricercatore e oncologo, è docente, di Biochimica e professore di Patologia Clinica al Dipartimento di Medicina sperimentale e patologia dell'Università "La Sapíenza" di Roma. Membro dell'American Association for the Advancement of the Science, ha ricevuto, per le sue ricerche sui tumori, il premio Corrado Montemaggiori (nel 1986) e Città di Roma (nel 2002).
Autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche, ha dato alle stampe numerosi testi specialistici e divulgativi.
Si è anche cimentato nel romanzo di fanta-biologia con «Il caso 238», vincitore del premio Chiaroscuro (Asti, 2000) e con i temi della filosofia della scienza. Mariano Bizzarri è altresì studioso dì religioni e simbolismo. Condirettore della rivista di studi esoterici Arkete, collabora a La Regle d'Abraham, a L'Acacia, a Viator, a Hiram e a Pantheon.
Autore di numerosi saggi e volumi ha curato una collana di studi sui «Miti e Misteri, di Roma» e l'edizione degli articoli di René Guenon pubblicati tra il 1923 e il 1925. Nel 1995 ha dato alle stampe il saggìo Apocalisse, mentre è del 2002 il volume «Tradizione e misteri di Roma». Ha inoltre pubblicato il primo libro sul mistero di Rennes le Chateau.
«Rennes le Chateau- dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete» (edizioni Mediterranee, 2005) è ìl libro che Mariano Bizzarri presenterà a Belluno giovedì. Il mistero svelato dal saggio di Bizzarri riguarderebbe gli eredi degli angeli decaduti, abitatori del mondo sotterraneo, sopravvissuti fino ad oggi.
Lungo un percorso che attraversa la Provenza e la Linguadoca, passando per Roma, il deserto dello Yemen e il Medio Oriente, il saggio di Bizzarri ricostruisce la storia della Societè Angelique, una setta le cui mire investono direttamente l'ambito politico e sacrale, suscitando attese messianiche e speranze luciferine che preludono ad inquietanti scenari.
E' il mondo che ruota attorno al romanzo «II Codice da Vinci»; così osteggiato dalla Chiesa, e così letto nel mondo. Proprio ín questi giorni è uscito il film che ha rinfocolato le polemiche attorno al mondo delle sette, alle oscure trame, ai poteri che passano attraverso i secoli e si bagnano spesso di sangue. (Corriere delle Alpi 9/5/2006)


http://www.webdolomiti.net/articoli_nicla/codice-davinci.htm

Il «vangelo di Giuda»: pieno di falsi

Il «vangelo di Giuda»: pieno di falsi


Maurizio Blondet
02/12/2007

Una porzione del manoscritto ritrovato presso al-Minya (Egitto) nel 1978 e mostrato in parte al pubblico nel 2006 presso la sede della National Geographic Society
Ricordate il vangelo di Giuda?
Quel testo copto che la (massonica) National Geographic Society ha preteso di aver scoperto, che ha diffuso con spese enormi ed enorme grancassa pubblicitaria, ripresa dai «grandi media» come la verità ultima e nascosta su Gesù?
In questo testo, ci dicevano, Giuda appare nella sua vera luce: non è il traditore ma il vero salvatore, avendo compiuto la volontà di Cristo fino in fondo.



Adesso uno studioso serio, April D. DeConick, docente di Studi Biblici alla Rice University, ha esaminato a fondo il testo e ci ha scritto un volume per smentire la grancassa mediatica.
«The Thirteenth Apostle: What the Gospel of Judas Really Says».
Rivelando false traduzioni ed altri trucchi usati dai banditori della «nuova verità».
Lo studioso ha scritto anche un fondo per il New York Times (1).
Eccolo:



«Con molta pubblicità, l'anno scorso, il National Geographic ha annunciato che era stato trovato un testo perduto del terzo secolo, il Vangelo di Giuda Iscariota.
Fatto impressionante: Giuda non aveva tradito Gesù.
Anzi Gesù aveva chiesto a Giuda, il suo più fido e amato discepolo, di consegnarlo per farlo uccidere.
Il premio per Giuda: l'ascensione al cielo e la sua esaltazione al disopra degli altri discepoli.
Una grande storia. Peccato che, dopo aver ri-tradotto la trascrizione del testo copto presentata dalla National Geographic Society, io ho trovato che il significato reale del testo è molto diverso».

«La traduzione del National Geographic sosteneva l'interpretazione provocatoria di Giuda come eroe; una lettura più attenta chiarisce che Giuda non solo non è un eroe, ma (per il testo) un demone.
La traduzione della Società e dei suoi esperti si distacca in più punti dal senso e dai metodi comunemente accettati nel nostro campo di studi.
Per esempio, la trascrizione della National Society, nel punto in cui Giuda è chiamato un 'daimon', traduce la parola con 'spirito'.
Di fatto, il termine universalmente accettato per 'spirito' è 'pneuma'; nella letteratura gnostica, 'daimon' è sempre usato nel senso di 'demonio'.
Altro punto: Giuda non è preservato 'per' la santa generazione, come dicono i traduttori del National Geographic, ma separato 'da' essa.
Egli non riceve i misteri del regno perché 'è possibile per lui entrarci'.
Li riceve perché Gesù sostiene che egli non potrà entrare, e Gesù non vuole che Giuda lo tradisca per ignoranza: vuole che sia informato, in modo che il demonico Giuda soffra tutto quanto merita».

«Ma il più grosso errore che ho trovato è stato forse una alterazione del testo originale copto.
Secondo la tradizione del National Geographic, l'ascensione di Giuda alla santa generazione sarebbe stata maledetta.
Invece è chiaro dalla trascrizione che gli esperti del National hanno alterato l'originale copto, eliminando una particella negativa dalla frase originale.
Devo dire che la Società ha riconosciuto questo errore, ma veramente molto tardi per cambiare la sbagliata concezione del pubblico».

«Cosa dice dunque in realtà il vangelo di Giuda?
Dice che Giuda è un demonio specifico, chiamato 'il Tredicesimo'.
In certi testi gnostici, questo è il nome per il re dei demoni, una entità nota come 'laldabaoth' che vive nel tredicesimo piano sopra la terra.
Giuda è l'alter ego umano di questo demone, il suo agente infiltrato nel mondo.
Questi gnostici identificavano 'laldabaoth' con l'ebraico Yahweh, che accusavano d'essere una divinità gelosa e vendicativa, avversa al Dio supremo che Gesù era venuto sulla terra a rivelare.
Chi ha scritto il vangelo di Giuda era un aspro critico del cristianesimo dominante e dei suoi riti.
Siccome Giuda è un demone che lavora per 'laldabaoth', così sostiene l'autore, quando Giuda sacrifica Gesù, lo sacrifica ai demoni, non al Dio supremo.
Con ciò, vuol prendersi gioco della fede cristiana nel valore salvifico della morte di Gesù e dell'efficacia della Eucarestia».



«Com'è possibile che siano stati fatti errori così gravi [dal National Geographic]?
Sono stati proprio errori, o qualcosa di consapevolmente deliberato?
Questa è la domanda che si pone, e non ho una risposta soddisfacente.
D'accordo, la Società aveva un compito difficile, restaurare un vecchio vangelo che stava da secoli in una cassa ridotto in briciole.
Era stato trafugato da una tomba egizia negli anni '70 e ha languito per decenni nel mercato antiquario clandestino, e ha persino passato del tempo nel freezer di qualcuno.
Per cui è davvero incredibile che la Società ne abbia recuperato anche solo una parte, anzi è riuscita a ricomporlo all'85%.
Detto questo, il problema grosso è che la Società voleva un'esclusiva.
Per questo ha voluto che i suoi traduttori esperti firmassero un impegno al segreto, e a non discutere il testo con altri competenti prima della pubblicazione.
Il miglior lavoro scientifico si riesce a fare quando, di un nuovo manoscritto, vengono pubblicate foto di ogni pagina in grandezza naturale 'prima' di fornire una traduzione, in modo che i competenti del ramo, in tutto il mondo, possano scambiarsi le informazioni mentre lavorano indipendentemente sul testo».



«Un'altra difficoltà è che quando il National Geographic ha pubblicato la trascrizione, il fac-simile del manoscritto originale che ha reso pubblico era ridotto in dimensioni del 56%, ciò che lo rende inutilizzabile per un lavoro scientifico.
Senza copie in grandezza naturale, siamo come il cieco che conduce altri ciechi.
La situazione mi ricorda molto il blocco che tenne lontano gli studiosi dai Rotoli del Mar Morto decenni orsono.
Quando i manoscritti sono accaparrati dai pochi, ne nascono errori e un 'monopolio
dell'interpretazione' che è molto difficile rovesciare, anche quando l'interpretazione è dimostrata falsa».



«Per evitare questo tipo di situazioni la Society of Biblical Literature ha varato nel 1991 una risoluzione per cui, se l'accesso ad un manoscritto è riservato a pochi a causa delle condizioni del manoscritto stesso, allora è obbligatorio diffondere prima di tutto una copia fotografica di esso.
E' una vergogna che il National Geographic, e il suo gruppo di esperti, non abbiano obbedito a questa molto sensata disposizione.
Mi domando perché tanti esperti del mestiere e tanti scrittori abbiano tratto ispirazione dalla versione del vangelo di Giuda fatta dal National Geographic.
Magari ciò deriva da un comprensibile desiderio di cambiare la relazione tra ebrei e cristiani.
Giuda è un personaggio spaventoso: per i cristiani, è colui che aveva avuto tutto il bene e ha tradito Dio per una manciata di monete.
Per gli ebrei, egli è il personaggio la cui vicenda è stata usata dai cristiani per perseguitarli nei secoli.
Sono d'accordo sul fatto che dobbiamo continuare verso la riconciliazione di questo antico scisma; ma fare di Giuda un eroe non mi pare la soluzione giusta».



Così termina DeConick, lo studioso di copto e di vangeli gnostici.
Possiamo fare una scommessa: benchè la sua autorevole asserzione sia apparsa sull'autorevolissimo New York Times, essa non sarà ripresa da nessuno dei «grandi» media, specialmente non da quelli italioti.

E già che ci siamo, vi diamo un'altra notizia a sfondo religioso che sarà sicuramente censurata.
Questa, che è stata diramata dal Catholic News Service: «Un libro rilegato con la pelle di un gesuita sta per essere messo all'asta in Inghilterra» (2).
Avete capito bene.



Il gesuita trasformato in rilegatura si chiamava padre Henry Garnet, ed era forse il generale dell'ordine nell'Inghilterra del 1605, all'epoca del «Complotto delle Polveri», lo storico e falso attentato alla vita del re Giacomo I di cui i protestanti approfittarono per massacrare i «papisti»: almeno 70 mila cattolici furono sterminati.
L'accusa era di aver cercato di far saltare in Parlamento britannico con 36 barili di polvere da sparo, scoperta in tempo, per vendetta contro Giacomo I che aveva promesso di porre fine alla persecuzione dei cattolici e non aveva mantenuto la promessa.
Secondo la versione oggi ammessa, Giacomo meditava lui stesso di tornare, e far tornare la Corona, sotto la Chiesa, e ne fu impedito dalla «scoperta dell'attentato» contro di lui (un altro antecedente dell'11 settembre).



Fatto sta che padre Garnet, che era confessore di alcuni dei congiurati ma negò la sua partecipazione al complotto, fu condannato ad essere impiccato, «tratto» (ossia trascinato da cavalli) e «squartato» (due tiri di cavalli avrebbero dovuto smembrarne il corpo, tirando da una parte e dall'altra).
L'esecuzione del martire ebbe luogo il 3 maggio 1606 davanti alla cattedrale di San Paolo a Londra.
Dalla folla, diverse persone impedirono al boia di squartarlo da vivo; alcuni si appesero alle sue gambe per affrettarne la morte da impiccagione, onde preservarlo dagli orrori dello squartamento.
Forse erano cripto-cattolici che si fecero coraggio, in quella che fu una delle pagine peggiori, quasi staliniane, della storia inglese.
La sua pelle fu conciata e servì a rilegare il libro oggi messo all'asta dalla Casa d'Aste Wilkinson nel Doncaster.



Stampato da Robert Barker, lo stampatore reale, il libro racconta il processo e l'esecuzione del gesuita, come spiega il titolo: «A True and Perfect Relation of the Whole Proceedings Against the Late Most Barbarous Traitors, Garnet a Jesuit and His Confederates».
Sid Wilkinson, il banditore della casa d'aste, ha spiegato come appare il volume: «La copertina è un po' sinistra, perché la pelle vi appare con molte pieghe e macchie, e si capisce che viene da una testa barbuta».
Ha aggiunto che era frequente, all'epoca, rilegare gli atti dei processi con la pelle dei condannati liquidati.
«Cose del genere si trovano nei musei».
Cominciava la civiltà occidentale sotto egemonia anglosassone.

Ma i media non ve ne parleranno.
Parleranno invece dei crimini dell'Inquisizione.

Maurizio Blondet




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Note
1) April DeConick, «Gospel's Truth», New York Times, 1 dicembre 2007.
2) Simon Caldwell, «Book bound in skin of executed Jesuit to be auctioned in England», Catholic News Service, 28 novembre 2007.



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